10. Mi sentivo come se fossi appena sopravvissuta a un incidente stradale. Come se fossi venuta fuori tutta intera dalle lamiere della mia auto e mi rendessi conto all’improvviso di essere viva. Seguii Dane fino a uno dei SUV, stordita da quella sensazione. Lui aprì la portiera e io mi piegai in due, vomitando sul terreno sterrato. Dane fece il giro della macchina muovendosi piano. Cauto. Si avvicinò, ma senza toccarmi. «Cassie?». «Non... è niente». Mi passò un fazzoletto. Mi raddrizzai, pulendomi la bocca con quello. «Mi dispiace, piccola. Dai... ti accompagno a casa». Deglutii. Avevo la gola in fiamme e avrei dato non so cosa per un bicchiere d’acqua. Salii in macchina e Dane si mise al volante. Io chiusi gli occhi e appoggiai la testa allo schienale. Avevo bisogno di un second