Il vascello dei topi Fosse la paura che a poco a poco aveva invaso il nostro equipaggio, fosse perché navigavamo su quel mare sotto le cui onde riposava il vascello stregato, o il riso schernevole del vecchio mastro che risuonava ancora nei nostri orecchi, o il cambiamento operatosi nel nostro capitano di solito così scettico e che rideva ad ogni chiusa di quelle novelle, o qualche altra cosa, quella notte a bordo del nostro veliero regnò come una specie di terrore. Gli uomini di guardia pareva che fossero diventati muti: guardavano ansiosamente l'oscura distesa d'acqua, temendo sempre la comparsa di quella fiamma dalla luce limpida e tranquilla; trasalivano ogni volta che la nave, nel sormontare le larghe ondate dell'oceano, vibrava e scricchiolava, credendo di udire i tre colpi misteri