8. Sprofondato nella poltroncina dietro la sua scrivania, con le tapparelle abbassate, Aidan fissava il grande schermo su cui scorrevano le registrazioni della notte appena trascorsa. Erano riprese satellitari della zona montuosa in cui credevano si nascondesse il loro terzo obbiettivo, Ahmed el-Bahdari, e somigliavano a una distesa verdastra interrotta da macchie nere e verde più chiaro. Per percepire ogni movimento gli sarebbero servite tre paia di occhi. Bussarono alla porta e lui bloccò la registrazione. «Sì?». Entrò Carpenter, un operativo che Aidan credeva impegnato negli interrogatori dei prigionieri. Era il compito che aveva assorbito ogni risorsa della CIA, quel giorno, lasciandolo da solo a guardare un monitor verdastro. «Ho trovato questa marine in caffetteria. Dice di non