III. Verso casaJasper Leigh si trovò quella sera stessa in presenza di Sakr-el-Bahr sotto la sorveglianza di due corsari della Nubia, nella cabina della caracca spagnola. Il capo dei pirati non aveva ancora espresso le proprie decisioni riguardo a lui; ma il capitano Leigh, che sapeva d’essere un furfante, temeva il peggio; e in tale attesa aveva passato ore molto tristi nel castello di prua. «Le nostre posizioni sono cambiate, Jasper Leigh, dal nostro ultimo colloquio!», cominciò Sakr-el-Bahr a mo’ di saluto «Infatti…» convenne l’altro. «Ma spero che vorrete tener presente che in quell’occasione mi dimostrai vostro amico». «Amico pagato!», ribatté il corsaro. «Ed è per questo che oggi, pagando, potrete trovarmi vostro amico!» Il cuore dell’avventuriero si aprì alla speranza. «Stabil