Era un po' emozionato, l'indomani, salendo le scale della signora de Marelle. Come lo avrebbe accolto? E se non avesse voluto riceverlo? Se avesse ordinato di non lasciar entrare nessuno? Se avesse raccontato?... Ma no, doveva stare zitta con tutti se non voleva che si capisse intera la verità. Era lui, dunque, l'arbitro della situazione. La servetta aprì la porta. Aveva il volto di sempre. Duroy si tranquillizzò, quasi si fosse aspettato di vederla sconvolta. Le domandò: «La signora sta bene?» La domestica rispose: «Certo, signore, come tutti gli altri giorni.» e lo fece accomodare in salotto. Subito si diresse verso il caminetto per darsi un'occhiata ai capelli e all'abito. Stava aggiustandosi la cravatta quando, nello specchio, scorse la giovane signora che lo stava osservando, ferm