Rive mi sembrò scettico. «Psicopatico? Sì, senz’altro. Folle? Non direi». «Non lo definirei il ritratto della salute mentale. Quante persone ha ucciso? Sei, sette?». «Tredici» mi corresse Astor, senza distogliere lo sguardo dal fuoco. «Per quello che ne sappiamo». «Ecco... e tu lo definiresti sano di mente? Non sto dicendo che deliri o roba del genere. Capisco che sia perfettamente lucido, ma... quando uccidi qualcuno senza un reale motivo credo che nel tuo cervello qualcosa scivoli via. Letteralmente via. E dopo sei... come un sovramondo. Quasi uguale al mondo ordinario, all’apparenza, ma profondamente, profondamente diverso». A quel punto Astor si voltò a guardarmi. Aveva una strana espressione e mi dispiacque di essere stata così priva di tatto. Valedictorian aveva ucciso suo frate