«Forse, sì» dissi, in tono vago. «È un complesso di cose». Valedictorian inclinò la testa da un lato, pensieroso. L’idea sembrava non fargli né caldo né freddo. «Ci serve più luce» concluse, indicando il soffitto. +++ Passò un’altra settimana. Valedictorian mi usò per una piccola cosa e questa volta la sensazione bruciante fu meno accentuata. O forse, semplicemente, iniziai a trovare meno sgradevole quel contatto così intimo. Continuai a controllare le persone sulla lista e a riferirgli ogni sera quello che avevo visto. «Dovrei tornare nel mio studio» gli dissi, una sera, durante uno di questi colloqui. Socchiuse appena gli occhi, spostando lo sguardo su di me. «Ci sarà un motivo». «Sì, devo prendere i miei quaderni, se si sono salvati dai suoi uomini». Lui si alzò dal tavolo (erav