Mentre il nero proprietario del tacchino presentava tutti questi segni d’apprensione, colui che dava origine a sì stravagante agitazione era calmo e composto come se non ci fosse stato intorno nemmeno uno spettatore della sua abilità.
«Stavo nelle colonie olandesi dello Scoharie», diceva mentre toglieva accuratamente la custodia di cuoio dal caricatore del fucile, «poco prima che scoppiasse l’ultima guerra, e c’era una gara di tiro fra quei ragazzi, così ci misi mano anch’io. Credo che feci spalancare tanto d’occhi a quella gente perché mi guadagnai un corno da caccia, tre sbarre di piombo, e mezzo chilo della più buona polvere mai vista. Signore, come bestemmiavano in tedesco! Dicevano che un olandese ubriaco voleva farmi la pelle prima che me ne tornassi sui laghi. Ma se avesse imbracci
