XVII. Il nuovo giorno lucente che rifulse a traverso il finestrino, e volle la compagnia degli occhi parimenti radiosi della fanciulla, la risvegliò. Alla vista della camera e degli oggetti a lei non familiari, ella sobbalzò impaurita, meravigliata d’essere stata allontanata dalla camera in cui le sembrava si fosse addormentata la sera innanzi, e domandandosi dove mai ella fosse stata trasportata. Ma un’altra occhiata in giro le richiamò in mente tutto ciò ch’era avvenuto, ed ella saltò dal letto, fidente e speranzosa. Era ancora presto, e vedendo che il vecchio continuava a dormire, si mise in via per il cimitero, bagnandosi i piedi nella lunga erba rugiadosa, e spesso deviando nei punti dove era più folta e lunga, per evitare di camminar sulle tombe. Sentiva un piacere strano nell’aggi