XVI. Era l’ora del tramonto quando raggiunsero il cancelletto dove cominciava il viottolo, e come la pioggia che cade egualmente sui buoni e i cattivi, il sole versava il suo vivo rossore anche sul luogo di riposo dei morti, annunziando che c’era buona speranza che sarebbe spuntato anche il giorno dopo. La chiesa era vecchia e grigia, coi muri e il portico coperti d’edera. Evitando le tombe pompose, l’edera strisciava intorno ai tumuli sotto i quali dormivano i poveri, intessendo per loro le prime corone che avessero mai guadagnato, corone non soggette a disseccarsi, e, nella loro specie, molto più durevoli di quelle incise nella pietra e nel marmo, che parlavano con elogi pomposi di virtù tenute mitemente nascoste per molti anni e infine rivelate soltanto agli esecutori testamentarî e ai