X. Daniele Quilp non entrò e non uscì inosservato dalla casa del vecchio. Quasi di fronte, nell’ombra d’una arcata che conduceva in uno dei molti chiassetti che si diramavano dalla via principale, c’era in attesa un tale che, essendosi scelto quel nascondiglio fin dal primo crepuscolo, aveva continuato a rimanervi sempre con stessa pazienza. Appoggiatosi contro il muro, a mo’ di chi avesse da attendere lunga pezza, e avvezzo com’era ad attendere, se n’era stato lì con grande rassegnazione, appena mutando d’atteggiamento, per ore di seguito. La persona in attesa non attrasse molto l’attenzione dei passanti, ai quali neppur essa badò. I suoi occhi erano costantemente diretti verso un oggetto: la finestra dove la fanciulla era solita ad affacciarsi. Se li ritraeva per un momento, lo faceva