IV Si svegliò alle due e mezzo, un’ora in cui — lo sapeva per lunga esperienza — i pensieri più spiacevoli assurgono a una intensità di panico. L’esperienza, però, gli aveva anche insegnato che, risvegliandosi più tardi dell’ora solita, scorgeva immediatamente tutta l’assurdità di quel panico. Quel mattino, il pensiero che salì rapidamente a una smisurata importanza fu questo: se lui si fosse ammalato, cosa non improbabile alla sua età, non l’avrebbe più vista. E da questo, seguì naturalmente un altro pensiero: quando June e suo figlio fossero tornati dalla Spagna, avrebbe dovuto per forza separarsi da lei. Come avrebbe potuto giustificare il suo desiderio di vedere quella donna che aveva rubato — nelle prime ore del mattino le parole non riescono attenuate — l'innamorato di June? Quell’i