XXV.

1892 Words

XXV.All’ora di cena salii nuovamente per accompagnare mia zia in sala da pranzo. «E allora?», le domandai. «La signora Fontaine mi ha promesso di ripensarci», rispose freddamente. Confesso che fui stupito. Da quale motivo era stata spinta la vedova? L’appoggio di Engelman non le era più utile ora; aveva acquistato la fiducia di Keller, il matrimonio di sua figlia era assicurato, il suo impiego nella casa le offriva un lauto salario, una posizione rispettabile, un ambiente con ogni comodità; come poteva acconsentire a quel matrimonio? Cominciai a pensare che mia zia avesse ragione, e che io non capissi niente di donne. La signora Fontaine e sua figlia si mostrarono particolarmente taciturne. Minna, nella sua sincerità, era incapace di nascondere che la concessione fatta da sua madre le

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