CAPITOLO DUE Gabriel Troppo. Sto correndo troppo. Non voglio spaventare la mia sposa. Non ho invero esperienza della pratica. L’ultima volta che mi presi la mia compagna, dovetti solamente organizzare l’unione coi suoi genitori. Spiegai le mie ragioni, mi dimostrai degno e, fondamentalmente, l’acquistai. Malgrado abbia madre, Tabitha non pare sottoposta alla supervisione genitoriale. Ho scoperto che in questo secolo le donne hanno la libertà di vagare e viaggiare sole, e proprio così lei, abitante di un altro continente, dieci anni fa passò sulla caverna nella quale dormivo. Il corteggiamento di questo secolo non può però essere tanto diverso. Il suo corpo risponde comunque al mio. Lo capisco dal modo in cui inala il mio odore, dalla curiosità nel suo adorabile sguardo giada. Avrei