Lui rise sottovoce, continuando a muoversi dentro di lei. Julie continuò a spiegargli che cosa provava, con urgenza, come se non avesse un altro momento per dirglielo. «Una divinità scende sulla terra... fotte un’umana... le fa qualche regalo, magari... nasce un semi-dio che... vivrà incredibili avvenutre...» Marte socchiuse le labbra, mentre dalla sua gola usciva un gemito di piacere spezzato e armonioso. «Ma questo... non è un mito greco e... non penso che tu mi stia... solo fottendo e...» Marte accelerò e Julie iniziò ad ansimare. Ma voleva finire di spiegargli. Doveva, in un certo senso. «E non ci sarà... nessun semi-dio, quindi... ecco... la mia hybris...» Il piacere le tagliò la voce. Sentì che Marte veniva. Lo vide spalancare la bocca. Sentì il suo fiotto caldo dentro di sé. G