Educazione sentimentale di un rapinatore di banche – terzo estratto Quando avevo quindici anni feci l’esperienza che mi avrebbe cambiato la vita: finii in prigione. Non ne fui così dispiaciuto. Per quelli come noi la prigione era una tappa inevitabile, un passaggio che ti consentiva di diventare uomo, e che comunque non potevi evitare. In prigione la vita finiva di modellarti e tu diventavi finalmente te stesso. Se la violenza non ti aveva ancora contaminato del tutto, questo era il momento della definitiva perdita dell’innocenza. E i ragazzi come me... lo aspettavano quasi trepidanti. Anche se sapevamo che in prigione saremmo stati picchiati e forse stuprati, era una cosa che sentivamo di dover fare. Anche perché, se a una certa età non eri ancora finito in prigione nemmeno una volta..