6. La cena di beneficenza Pink Ribbon era uno di quegli eventi di cui di solito si legge sul giornale. Ogni posto a sedere costava mille dollari tondi e ti davano da mangiare più o meno l’equivalente di un cheeseburger. Il mio posto a sedere, nello specifico, costava mille dollari di Ander, visto che aveva già pagato e non li avrebbe comunque mai chiesti indietro. Per un po’ la faccenda mi infastidì, poi decisi di fregarmene. Visto che non avevo un vestito da sera di una firma prestigiosa, mi feci prestare un vestito di scena di una piece femminista che rappresentava allegoricamente la libertà d’opinione. Ander ne approfittò per farsi fotografare con una mano sulla mia vita invece che sul mio culo. Due giorni dopo Hebe mi disse che aveva venduto tre dei miei quadri, due da trenta e uno