5.

3054 Words

5. La mia sveglia suonò alle sei e mezza, come sempre. Nicholas emise un brontolio sofferente più o meno come mi aspettavo. Quando avevo preso la sua dichiarazione, lunedì, mi aveva colpita l’orario in cui si svegliava: le otto. Abitando dove abitava lui era perfettamente normale, ma la maggior parte degli altri newyorkesi si alzava ben prima. «Dio... le tue tende sono davvero spesse o l’alba non c’è ancora stata?» borbottò, sollevando la testa. «L’alba sarà tra una quarantina di minuti» confermai. Lui sospirò e si allungò verso di me, gli occhi ancora semi-chiusi. Mi baciò le labbra e poi il collo, contro il quale sbadigliò anche. «So che non ti interessava saperlo, ma la mattina io non scopo» specificò. Risi sottovoce. «Neanch’io, guarda. Ti consiglio di usare il bagno prima che si

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