6. Il Bill’s Bar era sotto il Merriott della parte bassa di Manhattan. Quando uscii dal bagno trovai Nicholas che mi attendeva accanto all’uscita. Mi prese la mano e, senza una parola, andò verso la lobby dell’hotel. «Mi serve una stanza» disse alla reception. Lo vidi farsi consegnare la tessera per una doppia e pagare come in una specie di sogno lucido. Sapevo che stava succedendo sul serio, ma era come se, nel contempo, non stesse succedendo a me. Ero intontita dall’eccitazione. Non mi ero mai sentita così in vita mia, neppure da ragazzina, neppure quando con Dave le cose andavano alla grande. Nicholas riprese la mia mano e andammo verso l’ascensore. «Hai... preso... una camera?» riuscii finalmente ad articolare, incredula. Lui guardò in basso, in viso una smorfia di vaga sofferen