4. Quindi la mia macchina restò al 16 di Ericsson Place, al distretto, e io fui caricata sulla Classe C station wagon di Nicholas. «Non devi trovare parcheggio molto spesso, vero?» cercai goffamente di iniziare una conversazione. Anche se, be’, forse parlare male della sua macchina non era il modo migliore. Nicholas non se la prese per niente. «Non la uso quasi mai. Solo il fine settimana». Si incolonnò sulla Terza senza dare particolari segni di irrequietezza. Il traffico a quell’ora era semplicemente disumano e i taxi ti aggiravano come squaletti bianchi e aggressivi. «In realtà volevo una macchina davvero tamarra, hai presente? Un spider, qualcosa del genere» continuò lui, con un sorriso autoindulgente, «ma non avrei saputo dove mettermi i bambini». Alla fine aveva abbandonato il c