+++ La passò effettivamente a prendere all’una, ma fuori da un centro commerciale. All’una e zero-zero, una macchina sportiva verde bottiglia si fermò esattamente davanti a lei e la portiera del passeggero venne aperta dall’interno. Doyle, seduto al volante, le sorrise e ripartì. Aveva sul naso un paio di occhiali da sole. «Ho pensato che avere uno sciame di giornalisti fuori dal ristorante per tutto il pranzo sarebbe stato seccante. Li avremo comunque all’uscita, ma bisogna accontentarsi». Hanna gli sfiorò la mano, che lui teneva posata sul cambio. «Va bene» disse. «Mi sei mancato». Lui fece una sorta di veloce sogghigno, fermandosi a un semaforo. Si voltò verso di lei. «Hanna, tu mi piaci un casino» disse, in tono grave. Lei si allungò per baciarlo. Dietro di loro, una macchina suo