7. «Signorina Harper, spero che i suoi bagagli siano pronti». Maddie alzò gli occhi sul signor Colbert, che era in piedi sulla porta della sua stanza. Era stata lei a dirgli di entrare, quando l’altro aveva bussato. Anche se poi Colbert non era entrato davvero. «Quali bagagli?» chiese. Lo sguardo del maggiordomo si fece sfuggente. «Mi è stato detto di riaccompagnarla dal signor Vidar». Per un attimo, Maddie non capì. Erano passati tre mesi? E, del tutto onestamente, dava per scontato che Diomedes la tenesse lì. Si sedette pesantemente sul letto. «Perché?» chiese, a mezza voce. Le sembrava di avere il cervello anestetizzato. Non riusciva a pensare chiaramente. Era... agghiacciata. Fino al giorno prima andava tutto bene. A Diomedes piaceva, ne era sicura. Gli aveva lasciato fare... tu