Qui lo prese un repentino deliquio accompagnato da tosse, senza dubbio a causa della sua ambascia psichica. Il servo lo sorresse e traendo di tasca un cordiale glielo avvicinò alle labbra. Egli tornò un poco in sé. Ma desideroso di non lasciare senz’appoggio il padrone, sin ch’era soltanto parzialmente rimesso, il n***o continuò a cingerlo con un braccio, intanto che lo fissava nel volto, come per cogliere il primo indizio d’un completo ricupero o d’una ricaduta, secondo che sarebbe avvenuto. Lo spagnolo riprese a parlare ma in modo oscuro e sconclusionato, come in sogno. «Oh, mio Dio! piuttosto che soffrire il resto, avrei salutato con gioia le più tremende burrasche, ma…». Lo riprese la tosse con accresciuta violenza; e, questa cessata, s’abbandonò pesantemente, con le labbra imporpor