4. Quella sera e nei giorni seguenti cercai di farmi spiegare qualcosa da Jas e da Dana, ma loro si rivelarono inaspettatamente bravi nell’evitare le mie domande. Dicevano di non sapere, di non poter parlare, o davano risposte generiche e inconsistenti. «Ha detto Rahel che sei il suo medico da più di trent’anni, quindi da quando era un bambino. Sei stato tu a scoprire le sue... particolarità? E di che cavolo di organizzazione fa parte, si può sapere? Servizi segreti, roba del genere? E la spada? Perché combattere con una spada contro un altro uomo? Che senso ha?». Jas sorrideva e scuoteva la testa. «Quante domande, bambina mia». «Risponderai ad almeno una di queste?». Lui scuoteva di nuovo la testa. «Bene... a una. Lo rattoppo di quando in quando da un sacco di tempo, sì, ma non da qu