Madeline arretrò, con il cuore che le batteva nel petto come se volesse esplodere. L’aveva perdonata, pensò. L’aveva riaccolta.
Si rese conto che stava piangendo e barcollò via. Non poteva guardare quella scena un secondo di più.
Salvandole la vita, Milla gliel’aveva anche rovinata.
Madeline corse via piangendo, sapendo benissimo di non aver nessun diritto di reagire così. Diomedes era il suo padrone, non il suo ragazzo. Se voleva un’altra schiava, non stava a lei obbiettare. Ma Maddie aveva sperato che... aveva sperato di contare qualcosa. Aveva sperato di essere qualcosa, per lui, come lui lo era per lei.
Corse fino al piano terra, decisa a rifugiarsi in camera propria, la camera che non usava da tempo... ossia da quando Diomedes le aveva permesso di restare nel sotterraneo anche dur
