11 Bella “Dammi quel cazzo, Rager. Non farti implorare.” Lo shock mi bloccò. Digrignai i denti, deglutii con forza. Quella voce. Conoscevo quella voce irritante, femminile. Non volevo vedere cosa stesse succedendo nel bagno, ma non potevo rischiare di sbagliarmi. Non su questo. Sbirciai dentro il bagno, abbastanza per vedere un corpo femminile nudo che camminava verso la doccia. Non riuscivo a vedere Rager, ma la donna che sculettava mentre si avvicinava alla doccia era alta e snella, con dei lunghi capelli biondi che le cascavano sulla schiena. Si teneva i seni tra le mani come fossero un’offerta, e si leccava le labbra con un sorriso voglioso sulla faccia, in attesa del cazzo enorme del mio compagno. Thalia. Non la conoscevo da molto, ma non erano poi tante le persone che conoscevo