– Avanti, mangia, creatura! Prendi la tetta, su! E le mise in bocca il collo della boccetta. La bambina bevve avidamente. Teneva la boccetta con l'angolazione desiderata, brontolando: – Vigliacchi! Sono tutti uguali! Quando hanno quello che vogliono, stanno zitti. La piccola aveva bevuto così vigorosamente e aveva afferrato con tale forza quella tetta offerta da quella scontrosa Provvidenza, che le venne un attacco di tosse. – Così finirai con lo strozzarti! – ringhiò Ursus. – Sei proprio un’ingorda come quell’altro. Ritirò la spugna che la piccola stava succhiando, lasciò che l'attacco di tosse si placasse e rimise la boccetta tra le sue labbra, dicendo: – Poppa, malandrina. Nel frattempo, il bambino aveva posato la forchetta. Vedere la bambina bere gli fece dimenticare d