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HUCK
Sabato sera
«Un’altra, Papà. Per favore?»
Claire era infilata sotto il mio braccio sul divano, ma cominciò a dimenarsi, impaziente di sentire un’altra storia. Erano le otto ed era ora che andasse a dormire.
«Hai finito la tua routine?» le chiesi, nonostante lo sapessi.
Lei annuì, i capelli umidi e pettinati. Erano dello stesso biondo grano dei miei alla sua età. Nonostante non ci fosse una sola goccia del mio sangue in lei, era mia che ci assomigliassimo o meno.
«Mi sono fatta il bagno, mi sono lavata i denti e stiamo leggendo i libri. Non voglio ancora andare a letto. Un’altra.»
La nostra routine era una cosa che si era inventata mia mamma per me e i miei fratelli quando eravamo stati piccoli. Bagno, denti, libri, letto.
Alice si era occupata delle prime due voci e Claire
