SETTE– Cazzo cazzo cazzo! Era già da alcuni chilometri che il suo pandino lo sentiva imprecare in quel modo. – Cazzo, Cicca, cazzo! No, morire così no! – gridava Nardini a se stesso; o forse erano parole che stava gridando all’amico, nella speranza che questi, da qualunque posto ora si trovasse, potesse udirlo. Potesse sentire il suo accorato rimprovero – Questa volta te lo dico io “cazzo di Budda!” – Ripeté più volte l’espressione cara al vecchio amico, mentre nel petto sentì gorgogliagli un impasto catarroso di dolore, rabbia e stupore. Michelotti si era offerto d’accompagnarlo all’obitorio dell’Ospedale Unico della Versilia, tra Marina di Pietrasanta e Lido di Camaiore, ma lui non aveva acconsentito. Voleva andare da solo. Soprattutto, preferiva stare da solo. C’erano una decina cir