4 COLTON Un mese. Quattro senttimane. Ventotto cazzo di giorni avevamo atteso per fare nostra Ava. Ventotto giorni in cui avevo pensato a lei mentre usavo la mano per menarmelo. Mi ero svegliato la mattina col cazzo duro come una roccia e incapace di fare qualsiasi cosa prima di occuparmene. Pensando a lei a quattro zampe sul mio letto, che l’afferravo per i fianchi e mi spingevo a fondo dentro di lei mentre fissavo un’impronta rosea sul suo culo dovuta ad una sculacciata. Una gamba gettata sulla mia spalla mentre la tenevo contro la porta del suo ufficio, in ginocchio di fronte a lei a divorarle la figa. La dolce suzione della sua bocca mentre cercava di prendermi tutto. La lista di perversioni era lunga ed io non l’avevo ancora nemmeno toccata. Ogni volta che la vedevo al negozio, mi