“Certo che c’è qualcuno! Non mi vedi?” replicò la voce in tono divertito. Guidato dalle parole appena udite, si diresse a sinistra, cambiando le frecce di mano e portando d’istinto la destra dietro la schiena. “Francamente, no.” ribadì, spostandosi adagio. Rami fronzuti, a poca distanza di fronte a lui, si mossero rivelando lo sconosciuto e lui non poté evitare di trasalire alla sua vista. Un uomo di mezza età con folta barba e capigliatura, ricciolute e rossicce, dalla carnagione color bronzo, due notevoli orecchie appuntite e un paio di superbe corna da ariete. “Piacere. Sono Pangus.” fece l’uomo, stendendo il braccio villoso. “Non ti avrò mica spaventato, eh?” aggiunse subito, notando la sua esitazione a stringergli la mano e ritraendola di poco. “Ehm ... No ... no.” negò incerto su