Le dita accarezzarono il foglietto arrotolato come un prezioso tesoro, il suo tocco gli dava conforto. «Figlio nostro amatissimo, se stai leggendo questa lettera, significa non solo che questa nostra esistenza terrena ha avuto termine, ma anche che è giunta l’ora.» È giunta l’ora. Ripeté più volte, mentalmente. Allora era vero. Loro l’avrebbero gradito. Era ciò che avrebbero voluto per lui. Se quello era il loro desiderio ... il loro ultimo desiderio, si disse reprimendo un singhiozzo, l’avrebbe fatto. Avrebbe studiato per loro. E sarebbe rimasto ... per loro. “Va bene.” accondiscese infine, con voce rotta. Subito la sua mente venne attraversata da un pensiero agghiacciante. Come diamine sarebbe mai riuscito a imparare un programma di due anni in soli ventotto giorni?! E quel programma!