Il cane del pescatore Il mandarino Ping-Ciao scoppiava di rabbia. Appena lasciato libero, invece di essere riconoscente agli europei che gli avevano donata la vita, mentre sarebbero stati nel loro diritto di appiccarlo alle palizzate del villaggio o a qualche grosso ramo, suo primo pensiero era stato quello di mettersi in cerca dei banditi per aver mezzo di vendicarsi di quella inopportuna generosità. I boxers, quantunque pienamente sconfitti dal fuoco accelerato degli operai, non erano fuggiti molto lontani. Appena accortisi della scomparsa del mandarino, si erano nuovamente radunati per cercare di salvarlo, non volendo per nulla perdere il grosso premio che aveva a loro promesso per la cattura del missionario. Le loro ricerche non erano state lunghe, poiché l’avevano ritrovato non mo