«C’è Tongané» obiettò calmo il dottore. «Tongané è un negro» ribatté Barsac «e per molti la vita di un n***o non conta affatto.» «Il signor Barsac ha ragione» intervenne Florence «sì, le mosse del nostro sconosciuto nemico sono improntate a una vera e propria moderazione ed è evidente che non se l’è presa con la nostra vita, finora. Dico finora, perché il nostro avversario potrebbe presto ricorrere a una strategia più efficace, se persistiamo ad andare in una direzione che non gli aggrada. In tal caso, la ferita di Tongané basta a provarci che quelli a cui stiamo dando noia sono svelti di mano.» «Giustissimo» approvò il dottore. L’approvazione del dottor Châtonnay fu seguita da un silenzio di qualche minuto, che Barsac impiegò in profonde riflessioni. Certo le deduzioni di Amédée Flore