Thorbjorn
Aspettai nascosto all’ombra dal Sole all’interno della foresta, le braccia conserte sul mio petto e il mio guerriero fratello Rolf nella sua forma da lupo al mio fianco. Avevamo combattuto molte battaglie insieme, ed entrambi conoscevamo il potere che precedeva sempre ognuna di esse. Controllai ancora e ancora che la mia ascia fosse abbastanza affilata, che le mie cinture fossero ben attaccate intorno alla mia vita, che i miei stivali fossero a posto. Tutto era pronto. Ora, l’unica cosa che mi restava da fare era respirare e fissare l’abbazia.
Due guerrieri camminarono verso di noi, quello dai lunghi capelli rossi con indosso un sorrisetto da stupido.
«Leif, Brokk» li salutai.
«Ne abbiamo incontrata una—una profetessa. Non ha un compagno» disse Leif, sfregando le mani l’una contro l’altra. Brokk era fermo dietro di lui, in silenzio come al solito, ma c’era una certa impazienza frizzante intorno a lui, in quella sua espressione di solito molto riservata.
Stupidi idioti, disse il lupo al mio fianco attraverso il legame del branco.
«I nostri ordini erano di restare nascosti» dissi invece io.
«Ed è per questo che voi state fermi sul bordo della foresta, sperando di vedere una potenziale compagna?» chiese Leif, alzando un sopracciglio.
Né io né Rolf rispondemmo, o dicemmo loro della donna che avevamo visto dietro le rocce prima di andarcene via all’interno della foresta ad aspettare.
«Lo avreste fatto anche voi, se aveste trovato quella che richiama la vostra Bestia» continuò Leif.
Io scossi la testa. «E che succede se la donna che avete visto dice tutto al frate, e il frate allerta il suo Signore?»
«Non lo farà. Era troppo spaventata per trovare il coraggio di dire a qualcuno di averci visto» disse Brokk, e un po’ di quel solito buon umore di Leif andò via dal suo viso.
«Brokk ha ragione» concordò il rosso. «Qualsiasi cosa facciano a queste donne all’interno di quell’abbazia, lei aveva più paura di quello che di noi.»
«Oppure siamo stati noi a spaventarla» disse Brokk, facendo tremare Leif di rabbia, la sua Bestia pronta a salire in superficie. Brokk poggiò una mano sul braccio del suo guerriero fratello, e il controllo tornò in lui, le sue spalle a rilassarsi e quella luce dorata nei suoi occhi venire meno.
«Diteci di più della donna che avete conosciuto» dissi io. Sarebbe stato un peccato se Leif avesse perso il controllo proprio adesso che aveva trovato una potenziale compagna. Avevamo aspettato tutti così tanto per quel momento. Leif era un ottimo guerriero, anche se parlava più di tutti i Berserker messi insieme.
«È piccola, magra e perfetta» disse Leif. «Willow. Si chiama Willow» continuò, e quel suo nome lasciò le sue labbra come un gemito, un guaito animale.
In forma da lupo, Rolf rispose a quel guaito con uno suo, uno di simpatia. Possono reclamarla in qualche modo? Chiese direttamente a me attraverso il nostro legame fraterno e privato. Leif è vicino a perdere il controllo. Se qualcun altro provasse a prendersela…
Dovremmo semplicemente salvare quelle donne, non lottare l’uno contro l’altro. Gli Alpha avevano reso chiaro che qualunque Berserker avesse perso il controllo sarebbe morto. Non avremmo mai permesso alle profetesse di ritrovarsi in pericolo—le uniche donne in grato di placare la nostra Bestia.
Io ero uno dei più grandi e dei più forti tra i lupi, ed ero uno dei più dominanti. Gli Alpha si fidavano di me al comando.
Dissi a Leif, «Darò l’ordine—nessun altro Berserker deve toccarla. Tu e Brokk vi avvicinerete a sud del fronte. Se vedete di nuovo la vostra potenziale compagna, potete prenderla con voi.»
«Grazie» disse Brokk. Poi si rivolse al suo compagno, dicendo, «Andiamocene, adesso. Dobbiamo essere pronti, se vogliamo reclamarla.»
Per avvicinarsi a sud del fronte, lui e Leif avrebbero dovuto percorrere una lunga strada intorno all’abbazia, e arrivare lì direttamente dalla foresta. Rolf ed io avevamo intenzione di avvicinarsi dalla parete vicina a dove eravamo stati fermi per tutto il tempo, ma fare quella strada avrebbe sicuramente aiutato Leif con la sua Bestia.
«Reclameremo quella che si chiama Willow» insistette Leif. «E voi, Thorbjorn? Rolf? Avete già scelto la donna che sarà vostra?»
Mi spinsi oltre il legame tra me e Rolf, un tocco leggero lungo quel filo che ci aveva tenuti in vita per oltre un secolo. Ogni qualvolta la mia Bestia provasse ad uscir fuori, Rolf la rimetteva a posto. Ed io ritornavo il favore allo stesso modo, per lui.
«Riusciamo a sentirla» dissi per entrambi. «Ci sta aspettando.»
Anni di attesa e adesso, finalmente, si era avvicinato il momento di spezzare la maledizione. Ma Rolf ed io avevamo imparato a nostre spese a non riporre tantissime speranze prima di essere assolutamente certi di qualcosa.
Presto, avremo tutti le nostre compagne, disse Rolf, le sue parole simili ad una profezia.
«Stanotte» aggiunsi io. «Le prenderemo stanotte.»