Thorbjorn Riuscivo a sentire la puzza del frate, quell’odore sudaticcio e schifoso mischiato alla carne. Rolf ed io saremmo già andati a prenderlo, se non fosse stato per la piccola ragazza che ci tagliava la strada. Tremava, ferma lì di fronte a noi, i pugni stretti lungo i fianchi, la sua voce a malapena un sussurro. Il suo odore mi ricordava il miele. Avrei voluto così tanto poterla toccare… Rolf abbaiò, e in quel momento un movimento improvviso vicino il camino mi fece girare. Riuscii a malapena a scansarmi in fretta abbastanza da evitare la pentola pesante che si sarebbe di certo scontrata con il mio braccio, altrimenti. «Lasciatela stare!» disse una ragazza dai capelli scuri vicino l’angolo, pronta a tirare un’altra pentola. Io ridacchiai. Sage prese ad allontanarsi, e la mia at