CAPITOLO IVCon maggior angoscia Ho seguito la pugna di coloro stessi che vi erano impegnati. Shakespeare: Il mercante di Venezia Lo sfortunato cacciatore d’api e i suoi compagni erano caduti prigionieri di quegli indiani che potrebbero essere chiamati, senza esagerazione, gli ismaeliti dei deserti americani. Da tempo immemorabile la mano dei Sioux si era levata contro i vicini delle praterie, e perfino oggi che l’influenza e l’autorità di un governo civile cominciano a farsi sentire fra di loro, sono considerati una razza traditrice e pericolosa. All’epoca del nostro racconto, il caso era anche peggiore: pochi bianchi si azzardavano in quelle regioni remote e fuori di ogni protezione, dove si sapeva che dimorava una tribù così traditrice. Nonostante la sua pacifica sottomissione il tra