Il selvaggio gli lanciò un’occhiata che nonostante la fievole luce rivelava a sufficienza una implacabile ostilità, poi sgusciò di nuovo fra i compagni, ansioso di nascondere il falso che aveva tentato di perpetrare nonché il tradimento meditato contro l’equa divisione delle spoglie a danno dell’uomo nominato dal cacciatore, tanto più che lo riteneva vicino, dalla maniera con cui il suo nome passava dall’uno all’altro della banda. Era già scomparso, quando un guerriero alto e vigoroso uscì dal circolo e si pose dinanzi ai prigionieri con quell’altero portamento sempre così caratteristico di un distinto capo indiano. Era seguito da tutti i suoi che gli si collocarono intorno in profondo e rispettoso silenzio. «La terra è molto grande», cominciò il capo dopo una pausa piena di quella vera d