CAPITOLO III LA GINA Era quasi mezzanotte quando Renzo tornò all’albergo, ed erano già le due prima che riuscisse a prender sonno. Anche Renzo era un Bollard, per parte di madre, e aveva ereditato una buona dose di quella tenacia che aveva servito a inalzare suo zio dall’umile condizione d’impiegato a quella di milionario, nonché una buona dose di quella prudenza che era tra le prime virtú commerciali dello zio. Anzi, fu proprio quell’elemento di prudenza suo naturale che lo tenne sveglio. Quando aveva promesso a Tearle di occuparsi di quella faccenda e di fare tutto il possibile per scoprire la verità, si era immaginato che il suo compito sarebbe stato assai facile e anche abbastanza piacevole. Desiderava di andare in America; il nome di San Francisco aveva nella sua fantasia radici pr