CAPITOLO VENTUNO Mentre piangeva tra le ombre, Keira ebbe l’impressione che tutti la stessero guardando e sussurrando. In preda a un bisogno disperato di conforto, afferrò il telefono dalla borsa fradicia, rendendosi conto con quel gesto di aver abbandonato la valigia nella gondola insieme a Cristiano. Fortunatamente il telefono non si era danneggiato. Ma il suo taccuino era un disastro. Lo estrasse in una massa informe di pagine bagnate. La vista le fece salire di nuovo le lacrime agli occhi. Riuscì a rimettere in piedi il proprio corpo stanco mentre decideva chi chiamare. Il nome di Cristiano lampeggiava sullo schermo. La stava chiamando, ma non voleva parlare con lui, non voleva cadere vittima di altre sue bugie. Fu allora che notò una chiamata persa di Maxine. La richiamò in fretta.
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