CAPITOLO VENTI “Hai dormito bene, Keira?” esordì Cristiano quando la raggiunse in albergo il giorno seguente. “Molto bene,” rispose lei, percependo il proprio tono sbrigativo. Anche Cristiano doveva averlo sentito, perché tra le sue sopracciglia apparve una piccola ruga per la confusione. “Sei emozionata di vedere Venezia, oggi?” domandò, mentre uscivano dall’atrio e iniziavano il tranquillo percorso sulle strade ciottolate verso la stazione dei treni. Lei annuì. “Anche se ho molto lavoro da fare,” aggiunse. “Forse dovrò usare il viaggio in treno per scrivere.” “Certo,” rispose la guida, con una certa esitazione nella voce. “Qualsiasi cosa ti serva.” Rimasero in silenzio. Era un’altra magnifica giornata di sole a Roma e la città sembrava luminosa e splendida. Keira era triste di dov