9. Lila Quando uscimmo dal ristorante diluviava. Gocce gigantesche che picchiavano sull’asfalto come grandine liquida. Un muro d’acqua. «Aspettiamo o corriamo?» gridò Jackson, per superare il rumore della pioggia. Sorrisi. «Corriamo!». Ho sempre adorato correre sotto un acquazzone, fin da bambina. Mi fa sentire viva. Jackson rise e prese la rincorsa. Avevamo lasciato la macchina poco distante, ma pioveva davvero a secchiate. Gli corsi dietro. Jackson era veloce e aveva le gambe lunghe, quindi mi distaccò di una ventina di metri. Perse il vantaggio per aprire la portiera a entrambi. Mi tuffai dentro la sua macchina. Non avevo un centimetro quadrato asciutto, gocciolavo! Il top e i leggings attaccati al corpo, le scarpe bagnate, i capelli zuppi... Alla luce di cortesia dell’abitacolo v