CAPITOLO DODICI Erec cavalcò dall’alba del primo sole al momento in cui il secondo era alto nel cielo fino a che, alla fine, il sentiero che stava percorrendo si allargò, diventando più liscio e ordinato, con buche sempre meno frequenti. I sassi irregolari lasciarono il posto a bei ciottoli e poi a conchiglie lisce e bianche, ed Erec capì che finalmente si stava avvicinando a una città. Si iniziavano a vedere persone a piedi che portavano merci e mercanzie e che riparavano il capo dal sole estivo indossando ampi capelli. La strada si fece sempre più popolata, piena di gente che andava in entrambe le direzioni in quel bellissimo giorno d’estate, alcuni conducendo dei buoi, altri viaggiando su carri. A giudicare dal numero di giorni che aveva trascorso in viaggio, Erec immaginò di trovarsi