3. Tess e il suo ospite avevano bevuto i loro aperitivi e mangiato le lasagne. Lei gli aveva offerto uno yogurt come dessert, ma lui aveva rifiutato. «Bene,» aveva detto lei, «mi devi aiutare ad aprire il divano, perché non ho idea di come si faccia». Era brilla, in quel limbo magico e difficile da centrare in cui tutto è facile e divertente e il mondo è un gran bel posto. John K. Burke sembrava stordito, ma in modo piacevole. Una sottile protezione alcolica era stata stesa tra lui e la realtà. Quando lei fece il giro del bancone per andare ad aprire il divano lui la prese per la vita e, senza la minima esitazione, la attirò verso di sé, baciandola. Era più che evidente che non si attendeva un rifiuto, e infatti non ne ricevette. Tess sentì il sapore un po’ alcoolico della sua lingua,