XIII.Il Roveto, la casa di Jack Muskham a Royston, era di stile antiquato, bassa, comoda dentro e senza pretese fuori. Era tappezzata di stampe di cavalli da corsa e di altre immagini sportive. Solo in una stanza, di rado adoperata, c’era qualche cimelio di una vita anteriore. Qui – come scrisse un giornalista americano, quando venne per intervistare l’ultimo dei dandy riguardo alle sue idee sui purosangue – qui c’era traccia di una vita anteriore trascorsa da questo patrizio inglese nel nostro glorioso Sud-Ovest. Qui c’erano esemplari di tappeti del Navaho e lavori in argento; una treccia di coda di cavallo di El Paso; cappelloni da cow-boy; e una intera bardatura messicana picchiettata d’argento. Interrogai il mio ospite su questa fase della sua carriera. ‘Oh!’, mi rispose con la sua pr