2. Tornò in sé quando la lasciarono cadere su qualcosa di morbido. La prima sensazione: un dolore quasi insopportabile. Il tessuto sotto la schiena le faceva male alla pelle, così sembrava. Poi, una sagoma confusa. Una persona alta, snella, con la faccia chiara e i capelli scuri. Il corpo... bianco. Una mano calda si posò sulla sua spalla. Selina gridò. Calore più forte. Dolore. Il rombo della magia. Le proprie ossa che schioccavano e si aggiustavano. I propri tessuti che formicolavano. Il suo corpo che guariva bruscamente, innaturalmente. Sbatté le palpebre e osservò il posto in cui era. Un salotto, una specie. Le pareti erano rivestite da una gradevole tappezzeria viola spento, i mobili erano di legno scuro. Lei era stesa su un sofà, ancora nuda, ancora con le mani legate dietro all