Capitolo XIV A Raimangal Come aveva detto il maharatto, la notte era tempestosa. Enormi masse di vapori s’erano alzate dal sud e correvano disordinatamente per la volta celeste, accavallandosi come le onde del mare. Frequenti colpi di vento si lanciavano attraverso le deserte Sunderbunds, curvando con mille gemiti le immense piantagioni di bambù, strappando le deboli canne che volavano per l’aria assieme a bande di marabù e di pavoni che gettavano grida disperate. Di quando in quando poi, un lampo livido, abbagliante, rompeva le tenebre, mostrando quel caos di vegetali contorti ed atterrati, seguito poco dopo da un formidabile scroscio che si ripercuoteva fino alle rive del golfo del Bengala. Non pioveva, ma le cateratte del cielo non dovevano tardare ad aprirsi. I due indiani e la t