Julie vi appoggiò sopra la mano.
«Il tuo appartamento verrà ristrutturato, ovviamente» la rassicurò Marte. «Per il momento considerati mia ospite». Sorrise. «Per il momento e finché vorrai, è chiaro».
Julie lo baciò sulla guancia.
«Oh, Bob!» salutò, in quel momento Marte, gioviale. Un uomo sulla sessantina dall’aspetto solido stava entrando nella stanza. «Siamo in ritardo, temo. Apollo ha insistito per farmi vedere il progetto di un nuovo ospedale per le vittime del terrorismo e… ah, questa è Julie, naturalmente. Non credo che vi siate mai incontrati».
«Ministro».
Bob tese prontamente la mano e abbozzò un inchino con la testa.
«Molto lieto. Mi chiami Bob, la prego. Mi hanno detto del terribile incendio che ha quasi distrutto il suo laboratorio».
«Già. Terribile è la parola giusta».
