Capitolo due Sì, padrone. Non si aspettava che gli sarebbe piaciuto tanto sentire quelle parole sulle sue labbra. Tuttavia, neanche il pulsare del cazzo indurito per averla vista nuda era stato una sorpresa. Sapeva che sarebbe stata una terribile tentazione. Era ancora più bella di quanto avesse immaginato. Malgrado il corpo ancora troppo magro per la schiavitù alla fattoria, i seni sobbalzavano, maturi e rigogliosi, i capezzoli color pesca erano dritti. Braccia e gambe erano magre, muscolose, e i fianchi si allargavano sotto la vita snella. La pelle, come quella di molti umani, aveva un tono rosa pesca. Delicata e fresca. Il suo profumo si fissava ai vestiti. Voleva afferrarla e respirarlo di nuovo, toccare la morbidezza della sua carne. Gli era piaciuto sculacciarla – stelle, se gli