Io trassi un respiro profondo, lo guardai dritto negli occhi e sorrisi. «Grazie, Gray, per l’acqua.» Ne bevvi un sorso fresco e rinfrescante. Presi tempo. Lui mi guardò deglutire. Si schiarì la gola. «Prego.» «Come facevi a sapere che non stavo bevendo? Alcool, intendo.» «La prima volta che ti ho vista—sono arrivato tardi per via di una riunione—stavi parlando con il barista. Bella come un dipinto e lo stavi facendo sorridere. Lui ha annuito dopo che gli hai detto qualcosa e ti ha preparato qualcosa che assomigliava ad un gin tonic.» Quello era successo all’incirca dieci minuti prima che venisse a salvarmi. Gray mi aveva osservata più a lungo di quanto avessi pensato. Come avevo fatto a non notarlo prima? Era impossibile non vederlo: reagivo a lui in una maniera che non mi era mai capi